Appendicite acuta: definizione, diagnosi e cura
Uno dei casi che più frequentemente portano il paziente a una visita medica urgente è l’instaurarsi di un dolore addominale.
L’infiammazione dell’appendice ciecale è spesso responsabile di tale sintomatologia
Che cos’è l’appendicite acuta e chi colpisce?
L’appendicite acuta è un’infezione causata da una flora batterica polimorfa che raggiunge l’appendice solitamente per via enterica o anche per la presenza di fattori favorenti quali l’ostruzione del lume dell’appendice.
L’appendicite acuta si manifesta a tutte le età, con prevalenza nell’infanzia e nell’adolescenza, e colpisce maggiormente il sesso maschile. Si calcola che, nel corso della vita, circa il 14% della popolazione si ammali di appendicite acuta.
Come diagnosticare l’appendicite acuta?
La visita specialistica del chirurgo con l’esame clinico è ancora oggi fondamentale per la diagnosi di appendicite. Il professionista aggiornato applicherà le raccomandazioni seguendo anche quelle suggerite dalle Linee Guida per decidere la strategia diagnostica di supporto più appropriata.
In alcuni casi il chirurgo richiederà per un completamento diagnostico l’ecografia, specie in casi dubbi, e una visita ginecologica con test di gravidanza in donne in età fertile per escludere un’affezione ginecologica.
In casi complessi, in pazienti in sovrappeso e quando la clinica lo riterrà opportuno, si potrà ricorrere alla TC addome.
A completamento dell’esame clinico normalmente vengono richiesti esami ematici che comprendono la conta dei globuli bianchi e la PCR.
Come curare l’appendicite acuta?
Una volta completati gli esami, in caso di dolore addominale localizzato in fossa iliaca destra si proporrà l’intervento chirurgico, il più delle volte laparoscopico, che permette sia una conferma diagnostica oltre che un atto terapeutico.
L’intervento per via laparoscopica è altamente raccomandato anche dalle Linee Guida nel dolore acuto addominale di diagnosi incerta, oltre a rappresentare minori complicanze rispetto alla laparotomia. Nei casi in cui la sintomatologia non è particolarmente acuta si può mantenere il paziente in osservazione somministrando una terapia antibiotica.
Il vantaggio della procedura videolaparoscopica risiede nella possibilità di esplorare il cavo addominale, assistere a una minore incidenza di infezioni di ferita e a una riduzione dei tempi di degenza.
Ogni situazione deve essere valutata singolarmente sulla base dell’esperienza laparoscopica dell’operatore, che potrà portare a termine per via laparoscopica anche quadri più complessi di appendicite perforata, gangrenosa o peritoniti senza dover convertire l’intervento in laparotomia.