E’ una soluzione di continuo ,un taglio una spaccatura del rivestimento mucoso del canale anale. Quando la lesione non guarisce nel giro di 2/3 mesi viene classificata come ragade cronica.
Frequentemente si assiste alla contemporanea presenza di un rilievo dei bordi, un piccolo polipo ipertrofico esito di tentativi ripetuti di cicatrizzazione.
Le ragadi anali sono più frequenti sulla linea mediana posteriore, solo il 10-15% si localizzano sulla linea anteriore. Se una ragade anale si sviluppa in sedi atipiche, bisogna prendere in considerazione altre malattie. Tra queste ,La malattia di Crohn, alcune malattie infiammatorie intestinali, sifilide, tubercolosi, leucemia, cancro e virus dell’immunodeficienza umana HIV.
L’eziologia di tale condizione è incerta, l'ipotesi principale è che l’area della linea mediana posteriore sia soggetta a una diminuzione del flusso sanguigno. Talvolta la causa va ricercata in traumi derivanti dal passaggio di feci dure.
Sintomi:
Le ragadi anali sono la causa più comune di dolore anorettale importante. Caratteristico il dolore lancinante e persistente dopo la defecazione e la comparsa di tracce di sangue sulla carta igienica.
Diagnosi:
l’esame fisico oltre alla raccolta anamnestica permettono di fare diagnosi.
Con paziente in decubito laterale sinistro, allargando delicatamente i glutei si espone l’area perianale e si rende visibile la fessura nel canale anale. L'esame digitale o anoscopico può essere scarsamente tollerato durante la visita per ipertono dello sfintere.
Terapia:
La terapia medica in molti casi è risolutiva nelle forme acute lo è meno nelle forme croniche.
Punta a interrompere il ciclo di dolore, spasmo e ischemia ritenuto responsabile dello sviluppo della ragade. Si basa su tre componenti: rilassamento dello sfintere interno, rendere atraumatico il passaggio delle feci con ammorbidenti e semicupi caldi per rilassare lo sfintere riducendo il dolore.
Partendo dalla teoria che le ragadi anali sono causate da ischemia attraverso uno sfintere interno spasmodico, agenti farmacologici miorilassanti e la tossina botulinica possono essere utili. come alternativa alla sfinterotomia chirurgica per le ragadi croniche.
Alcuni lavori randomizzati hanno dimostrato ottimi risultati dall’uso di un unguento alla nitroglicerina allo 0,2% applicato due volte al giorno e un tasso di guarigione delle ragadi anali dopo una singola iniezione di 15 o 20 U di tossina botulinica che varia dal 60% al 70%.
Il trattamento chirurgico è generalmente riservato alle ragadi che hanno fallito la terapia medica.
La sfinterotomia interna laterale è la procedura di scelta per la maggior parte dei chirurghi. Lo scopo di questa procedura è diminuire gli spasmi dello sfintere interno. Dando ai pazienti un immediato sollievo dal dolore ,la guarigione venga raggiunta in oltre il 95% dei pazienti.
In vari studi è stato segnalato che può persistere un'incontinenza minore tale da non causare un impatto significativo sulla qualità della vita sia dopo sfinterotomia che dopo impiego di trattamenti topici con nitroglicerina.