E’ una patologia ad elevata incidenza.
Viene considerata una malattia in quanto compromette la qualità della vita dei pazienti.
Dalla casistica risulta una sproporzione tra l’elevato numero di soggetti che soffrono di questa patologia e il basso numero di visite effettuate. Si è evidenziato un enorme consumo di lassativi senza prima una visita e una prescrizione medica.
Molteplici sono le cause della stipsi e attualmente l’approccio medico e’ migliorato in termini di diagnostica e terapia.
Vi sono varie forme di stipsi, alcune dovute a un cattivo funzionamento del colon, altre a alterazioni anatomiche del retto e dell’ano. Il chirurgo si occupa di quest’ultime con buoni risultati.
L’ostacolo anatomico crea difficoltà nell’evacuazione,induce i pazienti a uno sforzo maggiore ,a volte inefficace e responsabile di disturbi emorroidari.
Rettocele e intussuscezione sono considerati le patologie rettali responsabili dell’ostruzione meccanica creando una sorta di “tappo” nel canale anale che induce i pazienti a ricorrere a clisteri e manovre varie in quanto lo svuotamento rettale non risulta completo.
L’approfondimento diagnostico si avvale ,oltre che della visita proctologica specialistica con anoscopia,della defecografia e la cinedefecografia che mostrano le alterazioni anatomiche dei prolassi rettali distali che provocano rettoceli o invaginazioni o prolassi esterni.
Il chirurgo da qualche anno riesce a intervenire sull’ostruzione meccanica della defecazione con un intervento di prolassectomia trans anale con buoni risultati.
Per eseguire l’intervento si utilizza una stapler ovvero una suturatrice circolare.
La procedura S.T.A.R.R. si prefigge di ridurre la parte di retto prolassata e di conferire il ripristino anatomico e la correzione del rettocele con grande precisione e scarso dolore.